BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO! GLI AUGURI DELLA SEGRETERIA NAZIONALE FAI-CISL A DIRIGENTI, DELEGATI E ISCRITTI
Buon Natale e felice anno nuovo!
Ai segretari e operatori regionali e territoriali
Agli operatori della sede nazionale
Ai delegati aziendali
A tutti gli iscritti
Care amiche e cari amici,
l’anno che si chiude è stato davvero intenso e ricco di soddisfazioni. I tanti impegni che hanno segnato il nostro percorso congressuale, insieme a tutti gli eventi svolti e le battaglie portate avanti, hanno messo a dura prova tutti noi. Ciascuno, con i propri ruoli e responsabilità, ha contribuito al bilancio positivo della nostra Federazione, che chiude il 2022 con una vera e propria rigenerazione che ha riguardato l’organizzazione a tutti i livelli e con un’identità consolidata e ben riconoscibile.
Con i colleghi di Segreteria desidero esprimere un grande ringraziamento a tutte e tutti per aver dimostrato vitalità, spirito di squadra, determinazione, qualità che dovremo saper esercitare in modo ancora più convinto davanti alle prove che ci attendono per il 2023.
Il tempo che stiamo vivendo infatti è carico di incertezze. Per quanto ci riguarda, come Fai e come Cisl siamo impegnati a leggere con lenti di ingrandimento la fase inedita che si è aperta per il Paese e per l’Europa. Lo facciamo coerentemente con la nostra visione e la nostra storia, con saggezza e senso di responsabilità, senza cedere ai pregiudizi ideologici, senza farci trascinare in mobilitazioni premature e inconcludenti, dannose per i lavoratori, per la collettività, per la credibilità stessa del sindacato e dei nostri strumenti di lotta e partecipazione.
Nessuno sconto, nessun governo amico, nessun trascendimento dell’interesse dei nostri associati e del bene comune: queste le coordinate che abbiamo seguito, e che continueremo a seguire, per interpretare al meglio le tante sfide che riguardano i nostri comparti e i lavoratori che ne fanno parte, con l’obiettivo di mettere in campo strumenti aggiornati ed efficaci per l’occupazione, il lavoro di qualità e in sicurezza, la crescita sostenibile, una nuova politica dei redditi, il contrasto delle diseguaglianze e dei tanti divari sociali ed economici che ancora affliggono il Paese.
Questa scelta non è facile, non ammette scorciatoie, richiede il coraggio, se necessario, di andare controcorrente, con tanta volontà di comprendere e far comprendere, sentire e farsi sentire, di stare tra le lavoratrici e i lavoratori. Perché mentre tutte le agenzie di socializzazione sembrano avere il fiato corto e fallire la propria missione, sotto i colpi di un soggettivismo estremo e di tante paure e preoccupazioni, molte delle quali diretta conseguenza della pandemia, il sindacato rimane invece un baluardo formidabile della vita democratica, della partecipazione e delle reti solidali.
“Ho imparato che il tuo problema è uguale al mio: sortirne da soli è avarizia, sortirne tutti insieme è politica”, disse Don Milani. E questo, appunto, è il nostro orizzonte di riferimento, un credito mai scontato ma che dobbiamo saper guadagnare sul campo ogni giorno, con i lavoratori e per i lavoratori. È un privilegio, e al tempo stesso una missione: dobbiamo esserne all’altezza.
In questa incombenza, che è al contempo politica, organizzativa, etica, la Fai c’è e ci sarà, con la passione di sempre e con il coraggio delle donne e degli uomini liberi. Per questo ringrazio tutte e tutti del lavoro svolto e vi esorto – e ci esorto – a fare sempre del nostro meglio.
Auguro davvero, a tutte e tutti voi e ai vostri cari, di trascorrere le Festività con la massima serenità e attenzione che questo rito di passaggio richiede.
Un pensiero speciale va alle persone che quest’anno ci hanno lasciato: il ricordo amorevole che riserviamo loro, anziché intristirci possa renderci più forti, consapevoli, felici di aver condiviso con queste persone, per noi speciali, un tratto della nostra strada.
E che al centro del nostro sentire e delle nostre azioni ci sia sempre la massima dedizione da riservare all’altro, con particolare riguardo ai più fragili e vulnerabili.
Impossibile non pensare alle tante donne e ai tanti uomini vittime di guerre, dittature, ingiustizie, povertà, catastrofi ambientali. A cominciare dal popolo ucraino, oppresso da oramai quasi un anno dalla vile aggressione militare russa.
Che il nuovo anno porti tutta la comunità internazionale verso quella “fraternità universale” invocata da Papa Francesco in occasione della 56esima Giornata mondiale della Pace che ricorre il primo gennaio.
Nell’attesa di rivederci presto, vi auguro con sincera amicizia Buon Natale e felice anno nuovo!
Onofrio Rota, Segretario Generale Fai Cisl