INDUSTRIA ALIMENTARE, ROTA E ALBANESE: "CCNL UNICO E RILANCIO DEL SISTEMA DUALE DI CONTRATTAZIONE DI PROSSIMITÀ"
“Migliorare le condizioni di lavoro, di reddito e di concreta tutela normativa per un lavoro di qualità”: con queste parole il Segretario nazionale della Fai-Cisl Massimiliano Albanese ha riassunto gli obbiettivi della federazione agroalimentare cislina in vista della prossima tornata contrattuale dell’industria e della cooperazione del comparto alimentare.
Con oltre 120 delegati riuniti a Roma, il sindacato ha svolto un confronto sulle future sfide negoziali da concentrare, secondo Albanese, su alcuni focus specifici come “relazioni sindacali partecipative, orario e conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, crescita e stabilità occupazionale, formazione continua e riforma del sistema di classificazione, tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, rilancio del welfare sanitario e previdenziale, e riconoscimento di un giusto salario che recuperi concretamente il potere di acquisto dei lavoratori a partire dalle fasce più fragili del settore”.
In Europa, è emerso dalla relazione del sindacalista, un’azienda dell’alimentare e bevande su 5 ha sede in Italia. Con quasi 56 mila imprese e oltre 186 miliardi di euro di fatturato, il Belpaese è leader in Europa per numero di aziende operanti nel settore; il 10% degli addetti nei paesi Ue lavora in imprese italiane, in valore assoluto sono oltre 437 mila lavoratori e lavoratrici. L’industria alimentare e delle bevande rappresenta una quota rilevante anche all’interno del tessuto industriale manifatturiero italiano, collocandosi al primo posto per fatturato generato (15% del totale manifatturiero), e al terzo posto per numero di imprese (16%) e addetti (12%). L’export ha superato i 60 miliardi, confermando un trend di crescita costante che fa leva sul know how del Made in Italy agroalimentare.
“Analisi, andamento, prospettive e contesto sociale – ha commentato il Segretario generale Onofrio Rota, concludendo l’iniziativa – ci consegnano una forte responsabilità: l’impegno della Fai-Cisl, unitariamente con le altre sigle confederali del settore, sarà quello di riaffermare l’importanza di un contratto nazionale unico ed inclusivo del comparto alimentare e delle bevande e per un rilancio del sistema duale di contrattazione di prossimità in risposta alle diverse specificità dei settori”.
Con queste premesse il sindacato si avvicina alla costruzione delle piattaforme per il rinnovo dei ccnl dell’industria e della cooperazione alimentare, con proposte che passeranno nei prossimi mesi attraverso le assemblee nei luoghi di lavoro per poi essere approvate unitariamente ed inviate successivamente alla controparte.