CONTRATTI, SIGLATO ACCORDO GRUPPO DANONE: +4450 EURO SU PPO E MIGLIORAMENTI SU WELFARE, PREVIDENZA, FORMAZIONE, SICUREZZA
L'aumento del PPO a regime porterà nel 2024-2025 nelle tasche dei lavoratori 4450 euro a raggiungimento dei risultati cui si aggiungono 7500 euro in welfare; miglioramenti anche su previdenza, sicurezza, formazione
È stato rinnovato l’accordo di secondo livello del Gruppo Danone tra la Direzione aziendale, assistita da Assolombarda, le Rsu e le segreterie di Fai-Cisl Milano Metropoli e Flai-Cgil Milano. A darne notizia è la Fai-Cisl che indica, tra le novità principali, l’introduzione dell’Osservatorio aziendale su temi strategici come l’organizzazione del lavoro e il bilanciamento vita-lavoro, il rafforzamento del ruolo degli RLS per promuovere salute e sicurezza sul lavoro, la valorizzazione delle buone pratiche inclusive e in materia di parità, anche con la certificazione per la parità di genere.
Per la formazione – si legge nell’accordo – sono riconosciute dall’azienda 24 ore di permesso retribuito, alle quali se ne aggiungono 12 se il lavoratore con il proprio contributo aderisce ad altre 12, per un totale pro capite di 48 ore annue. Per la previdenza complementare, è previsto l’incremento al 2% del contributo Alifond a carico dell’azienda. Viene poi riconosciuto un significativo aumento del Premio per obiettivi: più 150 euro per il 2024 e altri 150 euro nel 2025, per un importo totale nel 2024 di 2.150 euro e nel 2025 di 2.300 euro, e con una incentivazione del 15% per chi deciderà di convertire parte o tutto il Premio in welfare. Non meno importante, appunto, il capitolo sul welfare, che in Danone ha una lunga tradizione ma viene ulteriormente implementato con +100 euro dal 2023 e la messa a disposizione, per ogni anno del triennio 2023-2025, di una dotazione di 2500 euro, per un totale di 7.500 euro.
“Si tratta di un accordo di qualità e lungimiranza, sia dal punto di vista normativo che economico”, commentano soddisfatti Gennaro De Falco, Segretario generale della Fai-Cisl Milano Metropoli e Francesca Mega, operatrice della federazione territoriale, aggiungendo che “va evidenziato il prezioso lavoro svolto dalla Rsu, interamente della Fai-Cisl, e il loro ruolo da protagonisti anche per questo rinnovo, che salvaguarda quanto acquisito negli anni e offre miglioramenti dimostrando la maturità e il livello delle relazioni sindacali tra le parti, capaci di trovare sempre una sintesi costruttiva e propositiva”.
Un commento positivo sul rinnovo giunge anche da Onofrio Rota, Segretario generale della Fai-Cisl nazionale: “Ancora una volta la contrattazione di secondo livello dimostra di aver raggiunto nell’industria alimentare un livello molto elevato per sostenere le tasche dei lavoratori e nel contempo la produttività, le tutele, le forme innovative di solidarietà e partecipazione. La sfida è ampliare anche nelle piccole e medie imprese la buona contrattazione aziendale, di filiera e territoriale, e fare in modo che il Governo provveda alla sua completa defiscalizzazione, anche per dare maggiore riconoscimento a una categoria che ha ampiamente dimostrato di essere essenziale per la sicurezza alimentare e la crescita del Paese”.