LOTTA AL CAPORALATO, A FERRARA AL VIA IL PROGETTO "AGRIBUS"
Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil esprimono grande soddisfazione per la partenza del progetto Agribus, avvenuta questa mattina alle 4 dalla stazione ferroviaria di Portomaggiore: "Riteniamo che questa iniziativa, che segue l’apertura, all’inizio dell’anno, dello sportello per l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro proprio nel comune di Portomaggiore, rappresenti un altro passo importante nella lotta allo sfruttamento lavorativo e possa costituire un modello anche per altri territori a forte vocazione agricola come il nostro".
Il progetto, nato all’interno della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità di Ferrara e più volte sollecitato dalle organizzazioni sindacali nel corso degli anni, mette in evidenza l’importanza della collaborazione tra tutte le parti coinvolte – organizzazioni sindacali, associazioni datoriali, istituzioni e forze dell’ordine – perché solo attraverso un’azione condivisa è possibile sviluppare progettualità concrete con l’obiettivo comune di contrastare il caporalato.
"Un segnale particolarmente significativo - sottolineano i sindacati - è la sottoscrizione, in seno all’Ebat Favlaf, di un vero e proprio patto tra sindacati dei lavoratori e associazioni datoriali, finalizzato a individuare una linea comune d’intervento nell’interesse generale dell’agricoltura del nostro territorio. Siamo convinti che non possa esserci buona agricoltura né prodotti di qualità senza buona occupazione e rispetto del lavoro".
Il prossimo passo sarà quello di monitorare con attenzione questa fase sperimentale, con l’obiettivo di reperire le necessarie risorse pubbliche per rendere il servizio stabile e strutturale. Per la Fai-Cisl ha preso parte al progetto la Segretaria generale di Ferrara Milena Grassi.